Sabato 2 marzo 2019 la Pescheria Centro Arti Visive di Pesaro presenta Le forme del tempo, seconda mostra di ricerca sulla fotografia contemporanea a cura di Alessandro Dandini de Sylva per il nuovo ciclo della Fondazione Pescheria.
Il senso del tempo è l’oggetto del dialogo per immagini tra Fabio Barile e Domingo Milella. Entrambi utilizzano la fotografia per ritrarre il tempo. Le misure sono differenti: il tempo storico è molto breve se paragonato al tempo geologico, ma ambedue traspongono, riducono e compongono immagini che descrivono le forme del tempo.
Il lavoro di Domingo Milella, Indexing 2001/2016, racchiude le principali destinazioni di quindici anni di ricerca durante i quali l’autore ha raccolto immagini e segni di genti e culture svanite, abbastanza antiche da esser a noi straniere e spesso non decifrate. Il viaggio di Milella è cominciato nella periferia di Bari, la città in cui è cresciuto, ed è proseguito prima verso Oriente e poi verso Occidente segnando una mappa in cui l’uomo, spesso fisicamente assente, lascia comunque tracce della sua presenza.
Il lavoro di Fabio Barile, An Investigation of the laws observable in the composition, dissolution and restoration of land, consiste nell’analisi dei complessi e intricati elementi che caratterizzano il paesaggio in cui viviamo, attraverso evidenze geologiche, sperimentazioni con materiali fotografici e simulazioni di fenomeni geologici. Il suo intento è di stabilire un dialogo con la storia profonda del nostro pianeta che, eroso, compresso e plasmato, nel corso di miliardi di anni di trasformazioni, ha generato l’illusoria stabilità del paesaggio cui siamo abituati oggi.
Lo spirito di viaggiatori nel tempo è la cifra e l’impronta della ricerca dei due autori. La giustapposizione delle loro fotografie si traduce in un percorso a ritroso che è una discesa nell’ignoto, un viaggio nel cuore dell’umano, dal tempo presente fino al tempo profondo.
In una lettera indirizzata a un collega americano, Charles Darwin dichiarò che pensare all’evoluzione dell’occhio lo faceva rabbrividire. L’autore dell’Origine delle specie si serviva di questo strumento retorico per introdurre i lettori al concetto di evoluzione, un processo naturale che supera la nostra immaginazione per la sua ampiezza, ubiquità e (nella maggior parte dei casi) estrema lentezza. Nessuno osservando un paesaggio in campagna può farsi un’idea dell’evoluzione in atto, proprio come nessuno, guardando il cielo pieno di stelle, può farsi un’idea delle dimensioni dell’intera galassia. È giusto dunque aspettarci qualche brivido.
In occasione della mostra Le forme del tempo, la Fondazione Pescheria Centro Arti Visive di Pesaro rinnova la collaborazione con la Fondazione Malaspina di Ascoli Piceno con l’obiettivo di realizzare iniziative in comune e favorire la diffusione delle proprie attività e produzioni in istituzioni culturali nazionali e internazionali.
Il primo risultato di questa collaborazione sarà una pubblicazione che raccoglierà una selezione dei lavori esposti in mostra insieme a una conversazione tra i due artisti e il curatore.
Fabio Barile e Domingo Milella: Le forme del tempo
Un dialogo per immagini
A cura di Alessandro Dandini de Sylva
Centro Arti Visive Pescheria
Corso XI settembre 184, Pesaro
Sabato 2 marzo 2019 – domenica 9 giugno 2019
Inaugurazione sabato 2 marzo 2019 ore 18.30